...sempre Lanzarote, sempre Aprile 2021

Gambas de la Santa y Zamburiñas!
Una pietanza ricorrente, oltre alla tipica salsa Mojo utilizzata come condimento e le patate rugose,
è il gambero chiamato in Lanzarote "de la Santa", servito con una manciata di sale marino.
Ma ancor di più stupisce il palato la saporitissima capasanta, in dialetto Zamburiña!
è il gambero chiamato in Lanzarote "de la Santa", servito con una manciata di sale marino.
Ma ancor di più stupisce il palato la saporitissima capasanta, in dialetto Zamburiña!



Il posto consigliato dai paesani per provarli è il "Bar La Piscina" a Punta Mujeres.
Un piccolo ristorante poco formale chiamato cosí per la meravigliosa vista sulle piscine naturali create dal mare.
Un piccolo ristorante poco formale chiamato cosí per la meravigliosa vista sulle piscine naturali create dal mare.
La cucina tradizionale, l'ambiente, il trattamento personale ed il prezzo sono imbattibili!
Ottima anche la ventresca di tonno a cottura lenta.
Ottima anche la ventresca di tonno a cottura lenta.




E per finire, come la ciliegina su una torta incredibile, il tipico caffè locale "Barraquito".
Servito rigorosamente in un bicchierino di vetro per mostrare bene i differenti strati che lo compongono.
Dal basso, latte condensato, Licor 43, caffè, schiuma di latte, scorza di limone e polvere di cannella! Una bomba!
Servito rigorosamente in un bicchierino di vetro per mostrare bene i differenti strati che lo compongono.
Dal basso, latte condensato, Licor 43, caffè, schiuma di latte, scorza di limone e polvere di cannella! Una bomba!





Il cactus è una pianta molto presente sull'isola, con la polpa ed suoi frutti si può preparare: una deliziosa confettura,
la più popolare è quella fatta in casa di "Mama Trina", un liquore digestivo e degli hamburger vegetariani incredibili!
la più popolare è quella fatta in casa di "Mama Trina", un liquore digestivo e degli hamburger vegetariani incredibili!
Curiosità!
Nelle foglie dei cactus si annidano degli insetti parassiti molto famosi, da avere addirittura un museo, "La Cochinilla".
Il carminio, che si estrae dalle femmine della specie essiccate al sole, è stato usato per secoli come colorante per tessuti
e ancora oggi ingrediente di alcuni cosmetici come i rossetti!
Nelle foglie dei cactus si annidano degli insetti parassiti molto famosi, da avere addirittura un museo, "La Cochinilla".
Il carminio, che si estrae dalle femmine della specie essiccate al sole, è stato usato per secoli come colorante per tessuti
e ancora oggi ingrediente di alcuni cosmetici come i rossetti!

Jardín de Cactus di Cesar Manrique.
Si trova nel villaggio di Guatiza, in un'antica cava per l'estrazione dei lapilli, ciottoli vulcanici localmente chiamati picón o rofe, che i contadini di Lanzarote usavano per coprire i loro raccolti e trattenere così l'umidità che raggiungeva le radici delle piante.
Disposto a forma di anfiteatro ospita circa 4.500 esemplari di 450 specie diverse di cactus, giunti dai cinque continenti.
Anche in quest'ultima opera di Manrique, il forte contrasto tra la roccia nera vulcanica, acqua e natura è in piena armonia.
Anche in quest'ultima opera di Manrique, il forte contrasto tra la roccia nera vulcanica, acqua e natura è in piena armonia.










In cima a una piccola collina, nel punto più alto del giardino, si trova un mulino che risale ai primi dell'ottocento dove veniva macinato il gofio. Questo alimento si otteneva macinando i cereali tostati come il frumento, miglio, orzo, segale, avena e riso.
Ancora oggi è utilizzato nell'isola come ingrediente di molte ricette!
Ancora oggi è utilizzato nell'isola come ingrediente di molte ricette!









La caffetteria-ristorante, con una notevole terrazza con vista sui giardini,
è perfettamente integrata al design generale, ed è essa stessa una piccola opera d'arte.
Tutto richiama l'eleganza e l'originalità dello stile seventies che apparteneva a Manrique,
il bancone a forma di S, le lampade verde bottiglia incastonate nel legno e la forma squadrata delle poltroncine.
è perfettamente integrata al design generale, ed è essa stessa una piccola opera d'arte.
Tutto richiama l'eleganza e l'originalità dello stile seventies che apparteneva a Manrique,
il bancone a forma di S, le lampade verde bottiglia incastonate nel legno e la forma squadrata delle poltroncine.
Persino i bagni si contraddistinguono!





Immersa in un'oasi protetta da diversi kilometri di sterrato, nella parte sud dell'isola, Playa Papagayo.
È una delle tante calette separate dalle rocce della grande formazione vulcanica Los Ajaches.
Un luogo paradisiaco dalla maestosa sagoma.
Un luogo paradisiaco dalla maestosa sagoma.
Ahimè un'improvvisa pioggia, molto frequente per i continui cambi di vento, ha lasciato solo questa immagine ricordo!


Playa Blanca, centro abitato poco distante dalla zona Papagayo.
Le forme sinuose dell'arena fresca, recentemente inumidita dalla pioggia, il profumo delle caffetterie appena aperte sulla passeggiata lungomare e gli scorci tra le fessure di una delle tante porte azzurre...
Come una poesia, senza dubbio da leggere cosí, in questo periodo poco turistico, per apprezzarne il silenzio e i colori che mostra.










Come può l'arida terra di Lanzarote produrre vini bianchi cosi buoni?
La Geria.

Al centro di grandi buchi conici scavati in strati naturali di ghiaia vulcanica vi sono piantate le viti,
sui bordi alcune pietre disposte a mezzaluna le proteggono dal vento come fossero piccoli crateri.
sui bordi alcune pietre disposte a mezzaluna le proteggono dal vento come fossero piccoli crateri.
In questo paesaggio protetto di La Geria, a sud dell'isola, sono presenti numerose cantine che vendono vini premiati a livello internazionale, come alcune famose Malvasie.



Fila dopo fila queste perfette cavità colorate di verde, ocra e nero producono un paesaggio unico al mondo, che ha contribuito a giustificare la dichiarazione di Lanzarote come Riserva della Biosfera dall'UNESCO.



Charco de los Ciclos o Charco Verde.
Questa particolare laguna deve il suo colore olivastro allo zolfo e a un tipo di alga della specie Ruppia Maritima che abita il suo interno. Mentre il termine Ciclos è il nome locale di un genere di mollusco commestibile, reputato molto saporito.






Vi si accede attraverso la cittadina costiera El Golfo,
tramite un piccolo sentiero percorso a piedi per raggiungere il punto panoramico.
tramite un piccolo sentiero percorso a piedi per raggiungere il punto panoramico.
Può avere un altro ingresso anche dalla strada che proviene da Playa Blanca.
In entrambe i passaggi è proibito raggiungere la spiaggia di sabbia nera e fare il bagno nella laguna
a causa della delicatezza del luogo.
In entrambe i passaggi è proibito raggiungere la spiaggia di sabbia nera e fare il bagno nella laguna
a causa della delicatezza del luogo.



La laguna è stata generata da un antico cratere vulcanico sprofondato sotto il suo peso, nella cui cavità è confluita acqua marina.
Le sfumature della roccia rossastra a contrasto con la sottile sabbia nera ed il verde della laguna,
rendono il paesaggio di una bellezza unica.
rendono il paesaggio di una bellezza unica.








E poi ci sono loro…Le Montagne di Fuoco, o meglio dire i vulcani dormienti
shhh..




Difficile spiegare a parole le diverse emozioni che suscitano semplicemente fermandosi a guardarli.
Un maestoso paesaggio lunare.
Un maestoso paesaggio lunare.



Parco Nazionale di Timanfaya.
Dichiarato Parco Nazionale nel '74, con una superficie di circa 50 km quadrati, conta più di 25 crateri.
Anche se da migliaia di anni non sono attivi, a poche centinaia di metri sotto i nostri piedi, l’attività non è terminata.
Anche se da migliaia di anni non sono attivi, a poche centinaia di metri sotto i nostri piedi, l’attività non è terminata.
Le ultime eruzioni avvennero nel 1730 e nel 1824.
La prima durò circa 6 anni con continui sversamenti di lava che modificarono il territorio in maniera sostanziale.
La prima durò circa 6 anni con continui sversamenti di lava che modificarono il territorio in maniera sostanziale.




Manrique e il Vulcano.
L'Islote de Hilario è una isolotto di terra rialzato in mezzo al parco che secondo la leggenda
prende il nome dal Lanzaroteño che visse da eremita con il suo cammello per più di mezzo secolo.
È proprio qui che Cèsar Manrique ha progettato e costruito il ristorante panoramico “El Diablo”, simbolo del Parco Timanfaya.
prende il nome dal Lanzaroteño che visse da eremita con il suo cammello per più di mezzo secolo.
È proprio qui che Cèsar Manrique ha progettato e costruito il ristorante panoramico “El Diablo”, simbolo del Parco Timanfaya.



Curiosità!
Al ristorante si possono degustare pollo, carne e pesce cucinati su pietra vulcanica con il calore naturale che emana la terra!
Eh si! A circa 13 metri di profondità la temperatura oscilla tra i 100 e 600 gradi centigradi. Semplicemente sorprendente!
Eh si! A circa 13 metri di profondità la temperatura oscilla tra i 100 e 600 gradi centigradi. Semplicemente sorprendente!






Un’altra prova che sotto vari metri la terra ancora arde è la dimostrazione del Geyser.
Gettando dell’acqua fredda in una conduttura nel terreno, la reazione con il calore proveniente dal sottosuolo
genera un forte e scenografico getto di vapore!
genera un forte e scenografico getto di vapore!







Tajaste, h. 21:13 locali.


In un territorio dove è l'uomo che si adatta alla natura non si può che lasciarsi trasportare dal vento vigoroso
e constante che leviga queste montagne e che ci insegna a fermarci per assaporarne la vista...
e constante che leviga queste montagne e che ci insegna a fermarci per assaporarne la vista...